FAQ

Indice

  1. Cos'è il portale Dati aperti dell'Alto Adige?
  2. Cosa sono gli Open Data?
  3. Perché un unico catalogo dei Dati aperti per tutto l' Alto Adige?
  4. Che cosa c'è nel catalogo Dati aperti dell'Alto Adige?
  5. A chi si rivolge il portale Dati apertidell'Alto Adige?
  6. Quali dati si possono scaricare?
  7. Come si scaricano i dati?
  8. Chi può pubblicare i dati nel catalogo Dati aperti dell'Alto Adige?
  9. Come si possono pubblicare i dati sul catalogo dei Dati aperti dell'Alto Adige?
  10. Cosa sono i formati aperti?
  11. Cosa sono i metadati?
  12. Come si aprono i file in formato .csv?
  13. Come si aprono i file in formato .shp?
  14. Come si aprono i file in formato .json?
  15. Cos'è una API?
  16. Cosa sono le licenze per il riutilizzo dei dati?
  17. Cos'è la licenza CC0?
  18. Cos'è la licenza CC-BY?
  19. Dove si trovano ulteriori informazioni?
  20. Dove si trova una lista di formati aperti?

1 - Cos'è il portale Dati aperti dell'Alto Adige?

Il portale Dati aperti dell'Alto Adige è un catalogo che permette la ricerca, l'accesso, il download e l'anteprima dei dati aperti dell'Alto Adige tramite un unico punto di accesso. Grazie al rispetto degli standard definiti nelle Linee guida nazionali , i dati pubblici e i documenti qui raccolti sono pronti al riuso sia da un punto di vista tecnologico che giuridico. Le Linee guida chiariscono gli aspetti giuridici del rilascio dei dati, i formati, i protocolli di pubblicazione e la documentazione (metadati) dei dati contenuti nel catalogo. Il caricamento dei dati è un'operazione continua e costante che si svilupperà in collaborazione con tutte le realtà del territorio, pubbliche e private.


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2 - Cosa sono gli Open Data?

Per dati si intendono pezzi di singola informazione di varia natura, che descrivono fatti riproducibili senza ambiguità e che possono essere espressi e archiviati in formati digitali.
Il CAD (art. 68, c. 3, lett. b) dati aperti quei dati che presentano le seguenti caratteristiche:

  • sono disponibili secondo i termini di una licenza che ne permetta l'utilizzo da parte di chiunque, anche per finalità commerciali, in formato disaggregato;
  • sono accessibili attraverso le tecnologie dell'informazione e della comunicazione, ivi comprese le reti telematiche pubbliche e private, in formati aperti ai sensi della lettera a), sono adatti all'utilizzo automatico da parte di programmi per elaboratori e sono provvisti dei relativi metadati;
  • sono resi disponibili gratuitamente attraverso le tecnologie dell'informazione e della comunicazione, ivi comprese le reti telematiche pubbliche e private, oppure sono resi disponibili ai costi marginali sostenuti per la loro riproduzione e divulgazione.


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3 - Perché un unico catalogo dei Dati aperti per tutto l'Alto Adige?

La scelta dell'Alto Adige di pubblicare un portale unico facilita il riuso dei dati e garantisce un punto unico d'accesso. Migliora il livello di condivisione, aumenta la qualità dei dati e offre un notevole supporto nella ricerca di dati. L'obiettivo è quello di promuovere il riuso dei dati favorendo lo sviluppo di idee innovative.


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4 - Che cosa c'è nel catalogo Dati aperti dell'Alto Adige?

Nel catalogo sono presenti dati o documenti contenenti dati pubblici prodotti dalle amministrazioni pubbliche nell'ambito dei propri scopi istituzionali che, per poter essere pubblicati, sono stati vagliati rispetto agli standard di legalità, qualità, metadatazione, ecc. Non sono, ne saranno mai presenti i dati e i documenti esclusi dal diritto di accesso (L. 241/90), i dati presenti nell'Anagrafe Tributaria e quelli che, per il tipo di riutilizzo o per le modalità con cui si intenda realizzarlo, potrebbero violare:

  • il diritto alla privacy e alla tutela dei dati personali
  • il segreto statistico, militare, industriale, commerciale, ecc.
  • il diritto di terzi alla proprietà intellettuale
  • la sicurezza pubblica e la difesa nazionale o lo svolgimento di indagini penali o disciplinari


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5 - A chi si rivolge il portale Dati aperti dell'Alto Adige?

Il portale si rivolge a tutti: operatori pubblici, privati o commerciali, ricercatori, analisti, organizzazioni della società civile, media, etc..., siano interessati a pubblicare in modalità open i proprio dati e/o abbiano necessità di dati da utilizzare nelle proprie attività.


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6 - Quali dati si possono scaricare?

Tutti quelli presenti sul catalogo. Per il download non è richiesta alcuna procedura di autenticazione. Si consiglia comunque di prendere visione della licenza d'uso a corredo dei dati, in quanto questa determina l'uso che si può fare con i dati. Qualora si abbiano commenti, idee, consigli, segnalazioni, esempi di riuso (applicazioni, visualizzazioni, servizi, ricerche) che si basano sui dati pubblicati, si invita a segnalarli all'indirizzo email opendata@retecivica.bz.it.


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7 - Come si scaricano i dati?

Una volta scelto il dataset che si vuole scaricare, è necessario seguire il link sulla risorsa scelta (= il file da scaricare o accedere al documento WSDL di descrizione di un servizio web interoperabile) e premere sul tasto rosso "Esplora" che compare a destra nella scheda della descrizione.


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8 - Chi può pubblicare i dati nel catalogo Dati aperti dell'Alto Adige?

I Dipartimenti e le strutture della Provincia, nonché tutte le Pubbliche Amministrazioni operanti sul territorio provinciale e i loro enti strumentali possono pubblicare i propri dati sul portale Dati aperti dell'Alto Adige, previa adesione alle politiche di open government data (OGD) della PAB.


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9 - Come si possono pubblicare i dati sul catalogo dei Dati aperti dell'Alto Adige?

Se si rientra nella categoria di coloro che possono pubblicare i dati nel catalogo (cfr. "Chi può pubblicare i dati nel catalogo Dati aperti dell'Alto Adige?"), allora il primo passo necessario è contattare il gruppo di lavoro all'indirizzo email opendata@retecivica.bz.it da cui si otterranno tutte le informazioni e il supporto anche ai fini della creazione di procedure automatizzate qualora i dati siano disponibili su piattaforme interoperabili. In linea di massima i passi da seguire sono:

  • verificare che i dati non siano coperti da particolari vincoli (privacy, diritti di terzi, ecc.)
  • concordare la licenza d'uso
  • fornire i dati in formati aperti
  • fornire le informazioni sui metadati
  • concordare le attività di aggiornamento


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10 - Cosa sono i formati aperti?

Il Codice dell'Amministrazione digitale fornisce questa definizione di formato di dati di tipo aperto: un formato di dati reso pubblico, documentato esaustivamente e neutro rispetto agli strumenti tecnologici necessari per la fruizione dei dati stessi (art. 68, c. 3, lett. a), CAD); Ad esempio, per rappresentare una tabella, il formato CSV (vd "Come si aprono i file in formato .csv?") rispetta questo requisito in quanto:

  • è un formato di dati (non è ad esempio un'immagine
  • nella sua semplicità è ben documentato
  • è neutro rispetto agli strumenti tecnologici necessari alla sua fruizione in quanto può essere aperto con diversi software su diverse piattaforme


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11 - Cosa sono i metadati?

Con il termine metadato si intende l'informazione che descrive un insieme di dati. Nel caso specifico dei metadati descrittivi, essi costituiscono un livello di informazioni che corredano i dati, ne esplicitano alcune caratteristiche e ne rendono più semplice l'identificazione. Per agevolare la reperibilità dei dati e la loro interoperabilità è importante utilizzare elementi descrittivi come titolo, descrizione, link, indicazione della licenza, periodo di validità, ente gestore, formato, ecc. Il metadato è l’informazione cardine del catalogo in quanto senza di esso non sarebbe possibile catalogare i dati.


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12 - Come si aprono i file in formato .csv?

Il formato .csv (Comma Separated Value, letteralmente "valore separato da virgola") è un formato testuale che serve a distribuire dati in formato tabellare. Ogni riga del file corrisponde ad una riga della tabella ed i contenuti delle celle sono individuati dal separatore scelto (la virgola, o il punto e virgola o qualsiasi altro simbolo). I file in formato .csv possono essere letti utilizzando sia software open source come Calc di OpenOffice, sia software proprietari come Microsoft Excel.


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13 - Come si aprono i file in formato .shp?

Il formato .shp ("ESRI Shapefile") è un formato di dati di tipo geografico. Si tratta di un insieme di diversi file con nome uguale ed estensione diversa (es. ammcmp.shp, ammcmp.shx, ammcmp.dbf e ammcmp.prj), per tale motivo vengono distribuiti in un unico file .zip (un formato che, oltre a comprimere, permette di distribuire i file in un unico archivio). Per il loro utilizzo è necessario prima di tutto decomprimere il file, e successivamente aprirlo con un software GIS (Geographical Information Systems) come ad esempio Quantum GIS, OpenJump, gvSIG, ESRI ArcGIS ecc.


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14 - Come si aprono i file in formato .json?

Il formato .json (JavaScript Object Notation) è un formato adatto per lo scambio dei dati in applicazioni client-server web. Viene usato nella programmazione software come alternativa a XML/XSLT. La semplicità del formato JSON ne ha decretato un rapido utilizzo. Il suo uso tramite JavaScript è particolarmente semplice, infatti l'interprete è in grado di eseguirne il parsing tramite una semplice chiamata ad 1 funzione (la funzione "eval()"). Non è un formato orientato all'uso diretto nelle applicazioni desktop, non è quindi facilmente utilizzabile come invece altri formati dati. E' possibile visualizzarlo con dei "json viewer" nel browser e anche convertirlo in altri formati con tool gratuiti come ad esempio Konklone.


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15 - Cos'è una API?

L'acronimo API (Application Programming Interface) indica il modo in cui i programmi per computer comunicano tra di loro. Può essere inteso come un protocollo di comunicazione a cui i programmatori si riferiscono per interrogare altri programmi. Il catalogo dei dati aperti può essere interrogato mediante le API di CKAN, pubblicate con specifiche aperte.


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16 - Cosa sono le licenze per il riutilizzo dei dati?

Nella maggior parte delle legislazioni nazionali ci sono diritti di proprietà intellettuale che possono impedire a terzi l'uso, il riutilizzo e la ridistribuzione dei dati senza un autorizzazione esplicita. Una volta accertata la mancanza di vincoli di proprietà intellettuale che impediscano l'apertura dei dati pubblici, è necessario applicare ad essi una licenza che ne definisca le condizioni e le modalità di riutilizzo da parte di chiunque anche per scopi commerciali (conformemente all'art.8 del D. Lgs. 36/2006 e all'art. 68 del Codice dell’Amministrazione Digitale). La PaB di default fa uso della licenza Creative Commons Zero (CC0) e in casi particolari e giustificati della licenza Creative Commons Attribuzione (CC-BY)."


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17. Cos'è la licenza CC0?

La licenza Creative Commons Zero (CC0) è una dichiarazione che consente "la più ampia e libera utilizzazione gratuita, anche per fini commerciali" di quanto viene ad essa associato. Associando una licenza CC0 ad un documento o a un dataset si rinuncia a tutti i diritti sul documento e sui suoi contenuti, dati inclusi, nella misura massima possibile prevista dalla legge, in piena sintonia con le politiche Open Government Data (OGD). A questo indirizzo è possibile leggere il testo riassuntivo in italiano http://creativecommons.org/publicdomain/zero/1.0/deed.it


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18. Cos'è la licenza CC-BY?

In casi particolari e specificatamente documentati nei quali la dichiarazione Creative Commons Zero (CC0) non è applicabile vi è data la possibilità di applicare in alternativa la licenza Creative Commons CC BY "Attribuzione". Essa permette di distribuire, modificare, creare opere derivate dall'originale, anche a scopi commerciali, a condizione che venga riconosciuta la paternità dell'opera all'autore o al costitutore della banca dati o del documento. Anche questa licenza è espressione del principio della più ampia e libera utilizzazione gratuita anche per fini commerciali. L'unico obbligo imposto al licenziatario (colui che accetta una licenza) è quello di citare l'autore della banca dati o del documento oggetto di riutilizzo. Questa licenza è adottabile per le banche dati che risultano chiaramente tutelate dal diritto d'autore e/o dal diritto sui generis sulle banche dati (art. 102 bis, L. n. 633/41 e s.m.i). A questo indirizzo è possibile leggere il testo riassuntivo in italiano https://creativecommons.org/licenses/by/4.0/deed.it


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19 - Dove si trovano ulteriori informazioni?

Queste FAQ sono in via di sviluppo continuo e si arricchiscono grazie ai contributi degli utenti di questo catalogo. Vi invitiamo a inviare le vostre domande all'indirizzo email opendata@retecivica.bz.it.


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20. Dove si trova una lista di formati aperti?

La lista dei formati aperti è reperibile nella seguente pagina


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